Ci lascia, Stan Lee, in buona compagnia: una folla di eroi e di cattivi, un arsenale di inventiva e di spunti quasi inesauribile. Sfogliando in silenzio assorto o riverente quelle pagine, uscivamo di soppiatto dal reale per entrare nel super scoprendo che poi quasi sempre era proprio il loro essere “super” a condannarli ad una normalità dolorosa